Illustrazione con un fumetto con la scritta Tax

Legge bilancio 2025 misure fiscali

In primo luogo, la Legge di Bilancio 2025 rende strutturale il passaggio da 4 a 3 aliquote, già previsto, in deroga alla disciplina del Tuir, per l'anno 2024 dal Dlgs n. 216/2023.
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Legge bilancio 2025 misure fiscali: in questo articolo analizziamo le novità in materia fiscale.

1) Aliquote IRPEF e redditi da lavoro dipendente

In primo luogo, la Legge di Bilancio 2025 rende strutturale il passaggio da 4 a 3 aliquote, già previsto, in deroga alla disciplina del Tuir, per l’anno 2024 dal Dlgs n. 216/2023.

Le aliquote progressive a cui far riferimento sono le seguenti:

  • 23% → per i redditi fino a 28.000 euro;
  • 35% → per i redditi tra 28.000 e 50.000 euro;
  • 43% → per i redditi superiori a 50.000 euro.

Inoltre, la detrazione fiscale per i redditi da lavoro dipendente viene innalzata da 1.880 euro a 1.955 euro per redditi fino a 15.000 euro.

Questo incremento porta anche ad un ampliamento della “no tax area” fino a 8.500 euro, estendendola anche ai lavoratori dipendenti, come già previsto per i pensionati.

Di seguito proponiamo una tabella comparativa degli scaglioni IRPEF degli anni precedenti con le misure strutturali introdotte dal 1°gennaio 2025.

SCAGLIONI DI REDDITO E ALIQUOTE IRPEF

2) Taglio del cuneo fiscale

La Legge di Bilancio ha introdotto un nuovo strumento di taglio del cuneo fiscale che non prevede (come per il 2024) la riduzione della contribuzione a carico del lavoratore (che era del 6 o 7%) ma un taglio del cuneo che avrà soltanto riflessi di natura fiscale.

Vengono quindi introdotte due nuove misure, la prima riguarda i lavoratori dipendenti (esclusi perciò i redditi assimilati) con redito complessivo non superiore a 20.000 euro.

Inoltre è prevista la corresponsione di una somma, che non concorre alla formazione del reddito calcolata in percentuale sul reddito di lavoro dipendente, di importo variabile, quantificata in percentuale sull’imponibile fiscale con le seguenti modalità:

  • 7,1% per redditi fino a 8.500 euro;
  • 5,3% per redditi tra 8.500 e 15.000 euro;
  • 4,8% per redditi superiori a 15.000 euro.

La seconda misura consiste in una ulteriore detrazione d’imposta spettante a condizione che il lavoratore dipendente abbia un reddito complessivo annuo (RC) superiore a 20.000 euro ma non a 40.000 euro.

La detrazione in parola è pari a 1000 euro nel caso il reddito non superi i 32.000 euro; superato tale importo la detrazione si riduce sino a zero con reddito pari a 40.000 euro:

In entrambi i casi si tratta di importi rapportati al periodo di lavoro ed è riconosciuta in via automatica dal sostituto d’imposta in ciascun periodo di paga.

3) Trattamento integrativo

La Legge di Bilancio, conferma, ponendolo a regime, il trattamento integrativo nella misura di 1.200 euro a favore dei soggetti con reddito complessivo non superiore a 15.000 euro.

l trattamento integrativo è accordato a condizione che l’imposta lorda determinata sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, sia di importo superiore a quello della detrazione per lavoro, diminuita dell’importo di 75 euro rapportato al periodo di lavoro nell’anno.

4) Detrazioni per figli e familiari a carico

La Legge di Bilancio cambia le regole anche sulle detrazioni per figli a carico.
È stato previsto che la detrazione sia applicabile esclusivamente per figli di età inferiore a 30 anni, salvo disabilità accertata.

Pertanto, la detrazione per figli a carico viene riconosciuta nella misura di 950 euro per ciascun figlio, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, i figli adottivi, affiliati o affidati, nonché i figli del coniuge deceduto conviventi con il coniuge superstite, di età pari o superiore a 21 anni ma inferiore a 30 anni nonché per ciascun figlio di età pari o superiore a 30 anni con disabilità accertata.

Inoltre, viene limitata ai soli ascendenti conviventi con il contribuente la detrazione riconosciuta per i familiari conviventi diversi dai figli, pari a 750 euro per ciascun
ascendente convivente, da ripartire pro quota tra coloro che hanno diritto alla detrazione.

Viene, infine, esclusa la spettanza delle detrazioni per familiari a carico per i contribuenti che non sono cittadini italiani o di uno Stato membro dell’Unione europea o di uno Stato aderente all’accordo sullo Spazio economico europeo in relazione ai loro familiari residenti all’estero.
Si rammenta infine che per i figli di età inferiore ai 21 anni l’assegno unico sostituisce le detrazioni fiscali.

5) Misure fiscali in materia di fringe benefit e welfare aziendale

La Legge di Bilancio 2025 ha confermato che per i periodi d’imposta 2025, 2026 e 2027 non concorreranno alla formazione del reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti, nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale, delle spese per la locazione dell’abitazione principale o per gli interessi sul mutuo relativo all’abitazione principale entro il limite complessivo di 1.000 euro.

Tale limite è elevato a 2.000 euro per i dipendenti con figli fiscalmente a carico (compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti e i figli adottivi, affiliati o affidati). Di fatto vengono confermate le disposizioni già previste per l’anno 2024.

In aggiunta, le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per il pagamento di canoni di locazione e spese di manutenzione dei fabbricati locati dai dipendenti assunti a tempo indeterminato dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025 non concorrono (per i primi due anni dalla data di assunzione) a formare il reddito ai fini fiscali, entro il limite complessivo di 5.000 euro annui.

6) Detassazione dei premi di risultato

Viene estesa ai premi e alle somme erogati negli anni 2025, 2026 e 2027 la riduzione transitoria da 10 a 5 punti percentuali (già prevista per le corrispondenti erogazioni negli anni 2023 e 2024) dell’aliquota dell’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali regionali e comunali, concernente alcuni emolumenti retributivi, costituiti da premi di risultato e da forme di partecipazione agli utili d’impresa. Si ricorda che la sottoscrizione di un accordo di secondo livello è propedeutica alla fruizione della tassazione agevolata.

7) Auto concesse in uso promiscuo ai dipendenti

Per le auto immatricolate nel 2025 e concesse in uso promiscuo ai dipendenti dal 2025, viene sostituito il criterio per la determinazione del valore del fringe benefit sulla base della tipologia di alimentazione:

  • Veicoli Elettrici: La tassazione per i veicoli elettrici è stata ridotta al 10% del valore del fringe benefit.
  • Veicoli Ibridi Plug-In: La tassazione per i veicoli ibridi plug-in è fissata al 20% del valore del fringe benefit.
  • Veicoli Tradizionali (Benzina/Diesel): La tassazione per i veicoli a benzina o diesel è stata aumentata al 50% del valore del fringe benefit.

Si rimane in attesa di chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate su come gestire le auto concesse a cavallo dell’anno.

8) Tracciabilità dei rimborsi spese

La Legge di Bilancio 2025 introduce diverse misure per migliorare la tracciabilità delle spese, con l’obiettivo di contrastare l’evasione fiscale.

Viene prevista la limitazione della deducibilità, ai fini delle imposte sui redditi, ai soli pagamenti tracciabili con riferimento alle spese per vitto e alloggio sostenute o rimborsate analiticamente ai dipendenti, nonché a quelle per viaggio e trasporto effettuati mediante autoservizi pubblici non di linea.

Ai fini della determinazione del reddito di lavoro autonomo, le spese per vitto e alloggio, nonché quelle di viaggio e trasporto, effettuate mediante taxi e noleggio con conducente, addebitate analiticamente ai committenti, dovranno essere necessariamente effettuate con versamento bancario.

Inoltre, si introduce la medesima limitazione con riferimento alle spese della stessa tipologia qualora sostenute durante le trasferte dei dipendenti. Il medesimo regime di tracciabilità è esteso alle spese di rappresentanza, indipendentemente dagli specifici limiti di deduzione previsti.

Queste misure mirano a mitigare l’evasione fiscale e a promuovere una maggiore trasparenza nelle transazioni economiche.

9) Tassazione agevolata delle mance percepite dal personale delle strutture ricettive ed esercizi di somministrazione e alimenti

La legge di Bilancio 2025 conferma, con qualche novità, il particolare regime della detassazione per le mance percepite dai lavoratori dipendenti di strutture ricettive e degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande. Nello specifico, per il 2025, viene innalzato il limite reddituale di applicazione della tassazione che passa dagli attuali 50.000 euro a 75.000 euro annui e sale dal 25% al 30% il limite annuo del beneficio ammesso.

10) Super-deduzione del costo del personale

La super-deduzione del costo del personale prevista per i datori di lavoro in relazione alle nuove assunzioni di personale dipendente, a tempo indeterminato, che determinano un incremento occupazionale netto, viene prorogata per il triennio 2025-2027 alle stesse condizioni applicate per l’anno 2024.

Si tratta di una maggiorazione del costo deducibile del personale assunto dal 01/01/2025 al 31/12/2027 pari al 20% in generale o al 30% in caso di soggetti appartenenti a particolari categorie come disabili, giovani under 30 ammessi agli incentivi occupazione, mamme con almeno due figli, donne vittime di violenza ed ex percettori del reddito di cittadinanza.

11) Modifiche al regime forfettario

Per il 2025 viene aumentato a 35.000 euro il limite entro il quale possono avvalersi del regime forfettario i soggetti che nell’anno precedente hanno percepito redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente. Il precedente limite reddituale era fissato nella misura di 30.000 euro.

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