Nel 2025 arriva una nuova misura di sostegno dedicata alle mamme lavoratrici, introdotta dall’articolo 6 del Decreto-legge 30 giugno 2025, n. 95 e successivamente convertita in legge.
Con la circolare n.139/2025, l’INPS ha fornito le istruzioni operative per accedere al Bonus Mamme lavoratrici 2025, un contributo economico pensato per valorizzare l’attività delle donne che conciliano lavoro e famiglia.
Che cos’è il Bonus mamme 2025
Il Bonus consiste in una integrazione al reddito di 40 euro mensili per ogni mese, o frazione di mese, in cui la madre svolge effettivamente attività lavorativa.
Possono beneficiarne:
- le lavoratrici dipendenti, escluse le lavoratrici domestiche;
- le lavoratrici autonome, comprese quelle iscritte alla Gestione separata INPS o alle casse professionali.
Requisiti principali
Per accedere al beneficio è necessario avere almeno due figli.
Nel dettaglio:
- con due figli, il bonus è riconosciuto fino al mese in cui il figlio più piccolo compie 10 anni;
- con tre o più figli, la durata si estende fino al compimento dei 18 anni del figlio minore.
Un altro requisito importante riguarda il reddito da lavoro, che nel 2025 non deve superare i 40.000 euro annui.
Il bonus viene riconosciuto solo nei mesi in cui la lavoratrice ha un rapporto di lavoro attivo.
Inoltre, per le madri con tre o più figli che abbiano già un contratto a tempo indeterminato, il contributo non si applica nei periodi in cui si usufruisce dell’esonero contributivo IVS previsto dalla normativa vigente.
Come e quando fare domanda
La richiesta deve essere presentata esclusivamente in modalità telematica tramite:
- il portale INPS (utilizzando SPID, CIE o CNS);
- il contact center INPS;
- oppure attraverso un patronato autorizzato, che può assistere la lavoratrice nella compilazione.
La scadenza principale per presentare la domanda è il 9 dicembre 2025.
Le istanze arrivate entro tale data garantiranno il pagamento entro la fine dell’anno.
Chi invece matura i requisiti solo negli ultimi mesi (ad esempio per la nascita del secondo figlio a dicembre) potrà inviare la domanda fino al 31 gennaio 2026.
In questo caso, l’INPS effettuerà il pagamento entro febbraio 2026. Il bonus viene corrisposto in un’unica soluzione, e rappresenta un’integrazione al reddito completamente esente da IRPEF e non rilevante ai fini ISEE.
 
				 
															


