Tra le previsioni contenute nella legge finanziaria a sostegno delle nuove assunzioni, spicca la previsione che permette una “super-deduzione” dell’incremento del costo del lavoro relativo a nuove assunzioni incrementali dal reddito di impresa (o da quello di lavoro autonomo).
In particolare, la deducibilità del costo del lavoro è maggiorata di una percentuale pari al 20% che sale di un ulteriore 10% (fino a raggiungere il 30%) nel caso in cui l’impresa assuma lavoratori cosiddetti “svantaggiati”.
Questo tipo di agevolazione sul costo del personale dipendente trova applicazione per imprese in qualsiasi forma (società di capitali e di persone, cooperative, imprese individuali) e per i professionisti.
Affinché questa misura scatti devono sussistere unitamente queste caratteristiche:
- L’azienda deve essere stata attiva e non devono essere state attuate procedure concorsuali durante l’intero 2024;
- L’azienda deve aver stipulato nuovi contratti di lavoro dipendente a tempo indeterminato nel 2024;
- Il numero di dipendenti a tempo indeterminato al 31 dicembre 2024 deve essere più elevato rispetto a quello medio del 2023. Deve essere tenuto conto, nel calcolo, di eventuali decrementi su società controllate o collegate facenti capo allo stesso soggetto;
- Il numero totale dei dipendenti (compresi quelli a tempo determinato) al 31 dicembre 2024 sia superiore a quello medio del 2023. Non si considerano i decrementi delle società del gruppo.
Il valore soggetto a super-deduzione è pari al minor importo tra il costo effettivo relativo ai nuovi assunti e l’incremento complessivo del costo del personale risultante dal conto economico ai sensi dell’articolo 2425, comma 1, lettera B), numero 9), del codice civile rispetto a quello relativo all’esercizio in corso al 31 dicembre 2023.
Si rimane in attesa di circoalre dell’agenzia dell’entrate per chiarire i diversi dubbi interpretativi scaturiti dalla lettura della norma.